Fra gli anziani i tumori sono dieci volte più diffusi che nel resto della popolazione. A sottolineare il dato sono gli oncologi, durante la presentazione della campagna 'I migliori anni della nostra vita', dal 10 al 16 maggio al Bioparco di Roma, con numerose iniziative rivolte agli anziani per sensibilizzarli sulla prevenzione del cancro.
'L'Italia ha ormai superato il Giappone ed è il Paese più vecchio al mondo, con un'aspettativa di vita di 83 anni per le donne e di 77 per gli uomini'. Sempre più anziani, dunque, e sempre più a rischio tumore. '
'Oltre il 60% dei 270 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia - ricorda Silvio Monfardini, Presidente del Comitato Scientifico dell'Associazione per l'Oncologia della Terza Età (Aiote) - si manifesta dopo i 65 anni, cioè ben 165 mila casi. E il 40% si verifica in pazienti con più di 70 anni. Il rischio di tumore, dunque, aumenta con l'età: sarebbe logico e importante promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce anche fra gli anziani e invece questo non succede. Per esempio, dopo i 70 anni la mammografia non viene più eseguita''.
Secondo una recente indagine dell'Aiote, gli anziani saprebbero cosa portare a tavola per combattere il cancro. ''La maggioranza - spiega Monfardini - segue la dieta mediterranea. Per oltre il 50%, però, la disponibilità economica influenza le scelte alimentari. Uno su quattro mangia da solo, il 45% non fa alcuna attività fisica''. Un quadro tutt'altro che positivo.
''La diffusione dei casi di cancro fra gli anziani - sottolinea Francesco Cognetti, Direttore Scientifico dell'Istituto Regina Elena di Roma - è un problema reale, con cui noi oncologi ci confrontiamo nella pratica clinica quotidiana. Tumori al seno in fase avanzata si scoprono ormai solo nelle donne anziane: perciò bisogna insistere sugli screening per la diagnosi precoce dopo i 65 anni'' 10/05/2006
